La vecchissima fattura che abbiamo ritrovato – è degli anni ’30 – dimostra senza ombra di dubbio che la scelta del quadrifoglio come simbolo beneaugurante fu originaria per l’azienda.
Non vi sono molte altre testimonianze di comunicazione prima degli anni ’60, fatta eccezione per l’annuncio con le aquile: lo abbiamo ritrovato su una rivista del 1950, ma la firma dell’illustratore porta la data 1931.
Nel ’60 arriva Carosello, e Prealpi vi approderà più volte, in special modo per pubblicizzare l’operazione “La patente dei piccoli”.
Il meccanismo era interessante: i bambini trovavano la loro patente su Topolino, e la riempivano con dei punti che li portavano ad ottenere un casco o una bambolina-pilota.
Si ricomincia negli anni ’80 con l’avvento delle tv commerciali e le telepromozioni. Davvero difficile ricordare tutti i nomi che si affiancarono ai nostri prodotti: il grande Mike Bongiorno, Gerry Scotti, Marco Columbro, Pippo Franco, Antonella Clerici, Paolo Bonolis…
Il loro compito era quello di illustrare ai telespettatori i nuovi prodotti che mano a mano lanciavamo: prima Pizzottella e poi soprattutto Nuovo Prealpi.
Ed a metà degli anni ’90 Prealpi decide di cambiare strada e ritornare agli spot, avvalendosi di una testimonial che ne rimarrà il simbolo per un decennio: Milly Carlucci.
Quella con lei sarà una lunga saga ambientata nella sua famiglia, con figlio, figlia, e addirittura la mamma che si ostina a chiamarla Camilla.
Quello con Milly è un abbinamento di grande successo, tanto che, quando termina, l’azienda decide di imboccare la strada della creatività senza testimonial.
Arrivano allora “il burro Mah della valle Boh”, “mòòòòlto meglio”, una bellissima animazione fatta con il burro, ed infine un velocissimo spot sul burro chiarificato
Ed il ritorno in televisione di Prealpi avviene con il chiarificato, in maniera molto sintetica ed altrettanto efficace. Da anni sui settimanali spieghiamo per esteso agli italiani tutti i pregi e le caratteristiche del burro chiarificato: adesso vogliamo un po’ riassumere. Niente elementi esterni, allora: solo la lattina che entra in campo e lo speaker che chiede perchè sia meglio passare al burro chiarificato. Le risposte sono talmente tante che vanno piano a sfumare..